Il governo italiano ha recentemente intensificato i suoi sforzi per sostenere l’industria della moda, che sta affrontando significative difficoltà economiche. Il 13 marzo 2025, un incontro a Milano ha riunito le principali organizzazioni del settore, tra cui la Camera della Moda (CNMI) e Altagamma, oltre ai rappresentanti di importanti marchi del lusso come Tod’s, Dolce & Gabbana, LVMH, Zegna, OTB e Ferragamo. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha presentato il piano “Moda Italia”, volto a rafforzare la filiera produttiva e ad accelerare l’internazionalizzazione del settore, in particolare in risposta alle tensioni commerciali con gli Stati Uniti.
Questo piano sarà illustrato oggi alle associazioni che rappresentano la filiera del tessile e dell’abbigliamento e verrà discusso ulteriormente il 24 marzo in un tavolo di confronto con i leader dell’industria della moda. Le discussioni si sono concentrate sul supporto agli investimenti, sul consolidamento della filiera produttiva e sulle soluzioni per affrontare le crisi di liquidità attraverso fondi di garanzia e fondi rinnovabili. Lo scorso febbraio, il Ministro Urso aveva annunciato un pacchetto di finanziamenti da 250 milioni di euro destinati alle imprese, di cui 200 milioni per contratti di sviluppo di medie e piccole dimensioni, 15 milioni per la transizione ecologica e digitale, e 30,5 milioni per promuovere la sostenibilità nel settore.
L’industria della moda italiana, composta principalmente da PMI e piccoli laboratori, ha registrato un calo del 5,3% del fatturato nel 2024, attestandosi a 96 miliardi di euro. Negli ultimi dieci anni, il settore ha perso 12.000 aziende e 28.000 posti di lavoro. Gli ultimi due anni sono stati particolarmente difficili, con una riduzione della produzione compresa tra il 20% e il 25% a causa del rallentamento del mercato del lusso.
Le attuali tensioni commerciali potrebbero aggravare ulteriormente la situazione. Nel frattempo, durante Pitti Uomo 2025 a Firenze, che ha ospitato oltre 770 brand, il governo ha annunciato nuove misure a supporto delle PMI della moda.
Queste misure includono contratti di sviluppo con contributi a fondo perduto per progetti di investimento compresi tra 3 e 20 milioni di euro, incentivi alla ricerca e all’innovazione tecnologica e un fondo da un miliardo di euro messo a disposizione da Unicredit per sostenere la trasformazione delle imprese. Inoltre, l’Agenzia Italiana per il Commercio Estero (ICE) ha investito nel coinvolgimento di oltre 1.000 buyer internazionali, offrendo nuove opportunità alle aziende italiane nei mercati esteri. Queste iniziative riflettono l’impegno del governo italiano nel preservare e rilanciare un settore chiave dell’economia del “Made in Italy”.
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