Il legame storico,
culturale e commerciale tra Francia e Italia è da sempre al centro della storia
europea. Molti sono i punti in comune tra i due paesi che condividono la stessa
visione su numerose tematiche, incluse quelle di natura economica e strategica.
Lo stesso Trattato del Quirinale firmato nel 2021 è una prova dell’impegno
delle due nazioni a fornire una cornice stabile per la cooperazione e le
negoziazioni nell’ambito del mercato Europeo.
Oggi, tra Francia e
Italia esiste una forte partnership commerciale: la Francia è il secondo più
grande consumatore e fornitore per l’Italia, che a sua volta è il terzo più
grande Paese consumatore e fornitore nel mercato francese. Prima dello scoppio
della pandemia, il valore commerciale degli scambi tra i due paesi era di circa
90 miliardi di euro.
Per noi di Dedagroup
Stealth è un vero orgoglio poter dare il nostro contributo per rafforzare il legame
tra Francia e Italia attraverso la prima iniziativa oltreconfine dedicata alla
formazione e agli incontri di business matching: l’Acceleratore
Franco-Italiano per PMI e Mid Cap organizzato da Bpifrance, Cassa
Depositi e Prestiti, ELITE e Team France Export.
L’iniziativa nasce con
l’intento di sostenere la crescita e i processi di internazionalizzazione delle
aziende sui due mercati europei. Per noi rappresenta una grande opportunità per
consolidare la nostra strategia di business all’estero, avvicinarci a nuovi
modelli di impresa e mettere a frutto la cooperazione tra i due paesi per
strutturare il nostro posizionamento nel mercato oltralpe.
Il programma congiunto
avrà una durata complessiva di due anni durante i quali circa 40 aziende
francesi e italiane attive nei settori manifatturieri e dei servizi
parteciperanno a dei congressi bilaterali e sessioni di formazione.
Lo scopo
dell’iniziativa è di potenziare competenze specifiche attraverso incontri
formativi forniti da Business School primarie in Italia e in Francia: MIP
Politecnico di Milano, SDA Bocconi School of Management a Milano e Sciences Po
a Parigi.
Fin dall’avvio del
progetto, lo scorso dicembre, i pilastri sono sempre stati chiari e ben
delineati: consulenza, formazione, networking.
Dopo aver preso parte a tre sessioni di training, due a Parigi e una a
Milano nel magnifico edificio che ospita la Borsa Italiana, posso con certezza
dire «Si!», le aspettative sono state ampiamente soddisfatte e sono certo che lo
saranno fino al termine del programma.
Perché? Senza dubbio perché
ho potuto constatare in prima persona che anche se Italia e Francia sono solo
separate dalle Alpi, i dettagli e i requisiti da tenere in considerazione
quando si vuole lanciare un business nel mercato francese sono tutto fuorché
banali.
Come afferma Serge
Besanger, Head of the Energy division al Leroy-Somer Italiana di Milan e
Professor of Strategy presso Sciences Po, «nonostante la vicinanza e le
similitudini, i due paesi hanno delle caratteristiche ben definite e salde, e
non sempre sono complementari».
Prima di tutto, non bisogna sottovalutare l’importanza della lingua francese, in quanto l’Inglese potrebbe non essere sufficiente per rivolgersi al mercato. Inoltre, fiducia e affidabilità in termini logistici e finanziari sono due requisiti imprescindibili per i player del business in Francia, motivo per cui gli acquirenti francesi tendono a favorire gli acquisti presso fornitori locali.
Guardando, invece, ai
consumatori francesi, sono molto cauti negli acquisti e si aspettano alti
standard di qualità e innovazione. È importante tenere a mente che il mercato
francese è fortemente competitivo nel settore aerospaziale, energetico,
ambientale, farmaceutico, agroalimentare e - il più importante per noi - Fashion&Luxury
Retail. Ciò significa che i prodotti e i servizi che vogliamo offrire devono
essere «unici» e soddisfare i bisogni dell’audience. Un esempio pratico è
rappresentato dal commercio online: l’eCommerce ha riscontrato una crescita
esponenziale negli ultimi due anni, al pari delle esigenze del nuovo
consumatore che oggi si aspetta servizi di prevendita e postvendita affidabili,
intuitivi e performanti.
Secondo una ricerca effettuata da ATRADIUS, la compagnia che offre soluzioni di assicurazione del credito commerciale, l’impatto del Covid-19 sul mercato francese è stato consistente al punto che il 44% delle imprese ha registrato problemi di liquidità. Un’altra tendenza interessante rivelata dalla ricerca è che le imprese francesi hanno cominciato ad utilizzare il credito commerciale come uno strumento per favorire le vendite e fornire servizi di assistenza finanziaria a breve termine a clienti B2B.
Dunque, non è più un mistero che alle aziende italiane serve una visione a lungo termine per investire sul mercato francese e, soprattutto, nuove strategie di marketing per lanciare un nuovo brand o prodotto. Noi siamo pronti ad accettare questa sfida e portarla a termine brillantemente!